Il suo significato “di Naty”. Correva l’anno 1963 e la famiglia Nathaniel, dedita a costruire una fiorente attività di importazione di frutta e materie prime da tutto il mondo per l’industria italiana, decide di fondare quello che oggi, a tutti gli effetti, possiamo definire l’iconico storico marchio italiano della frutta per l’Horeca, sfruttando appunto il suo Know How del settore.
L’almanacco del 1963 è ricco di avvenimenti avvincenti, e non stupisce fosse un anno con tanto da regalare alla storia: Naty’s riporta alla mente il contesto in cui è stato concepito, raccontando attraverso le illustrazioni di Nausicaa Dalla Torre che cosa accadeva nel mondo all’alba del suo tempo e che verranno pubblicate in una campagna celebrativa con cadenza mensile attraverso le riviste di settore e le pagine social.
Figlio dell’epoca del Boom economico, nutrito di un’atmosfera in cui facevano il loro esordio i Beatles, questo marchio ne incarna i valori con una mentalità rivolta al futuro ma soprattutto con uno spirito avanguardista che ha permesso al nostro Paese di conoscere sapori come il succo di Pompelmo, il succo di Cranberry e portando il succo di Pomodoro ad un altro livello, che in quel momento era molto popolare nella scena internazionale; sono tuttavia diversi i sapori che sono stati introdotti al nostro palato sotto questo nome.
Gli anni 60 sono considerati una fucina per l’era dei Cocktail, sono infatti gli anni del Bloody Mary, del Margarita, dello Screwdriver e del Daiquiri che fece innamorare Kennedy, la cui scomparsa sconvolse il mondo proprio quell’anno. Nel 1963 nasce ufficialmente la Piña Colada, e Naty’s importa in Europa la sua Crema di Cocco tutt’oggi considerata punto di riferimento della sua categoria.
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